28/03/2013 Utrecht
Sono le 7.47 quando la sveglia del mio cellulare suona per la prima volta. La spengo e mi rimetto giù. Alle 7.53 suona una seconda volta, e, anche questa, la ignoro. Alle 8.01 suona la terza ed ultima sveglia. Questa è quella che mi deve far alzare dal letto per forza.
Copro tutte le azioni d’obbligo con una disciplina quasi militare e una volta in bagno comincio a capire chi sono e dove mi trovo.
Bevo il caffè mentre decido come vestirmi.
Il tempo fuori è grigio ed il cielo non sembra altro che un blocco di cemento appeso lì, sopra la città.
Non piove. Non ancora.
È primavera e le temperature finalmente si sono alzate ad un livello di sopportazione accettabile.